Il 2025 porta con sé diverse novità per chi intende ristrutturare, migliorare l’efficienza energetica o mettere in sicurezza la propria abitazione. Gli incentivi fiscali per l’edilizia sono ancora una realtà per i cittadini e le imprese che desiderano rinnovare o adattare i propri edifici, migliorarne l’efficienza energetica, adeguarli alle normative antisismiche o ristrutturarli. Tuttavia, rispetto agli anni precedenti, alcuni incentivi sono stati ridotti, mentre altri hanno subito modifiche nelle modalità di accesso e nelle spese ammissibili.
In questo articolo, esploreremo i principali bonus edilizi 2025 e le agevolazioni previste dalla normativa vigente, per fare chiarezza sulle opportunità disponibili. Tra le principali agevolazioni troveremo il Superbonus, il Bonus Ristrutturazione, l’Ecobonus, il Sismabonus e altre ancora.
Superbonus 2025: aliquota ridotta e nuovi requisiti
Nel 2025 il Superbonus prosegue, ma con un’aliquota ridotta al 65%. Restano incentivati gli interventi di efficientamento energetico, adeguamento sismico e installazione di impianti fotovoltaici. Il tetto massimo di spesa per gli impianti solari è fissato a 48.000 euro, con un limite di 2.400 euro per kW installato, ridotto a 1.600 euro per kW se l’installazione avviene nell’ambito di un intervento di recupero edilizio. Un requisito fondamentale per accedere al bonus è il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio o, se non possibile, il raggiungimento della classe più alta.
Una novità importante riguarda le tempistiche: il Superbonus sarà valido solo fino al 31 dicembre 2025, quindi è fondamentale muoversi tempestivamente per usufruire dell’agevolazione.
Bonus ristrutturazione: detrazione al 50% per il recupero edilizio
Anche nel 2025 il bonus ristrutturazione consente di ottenere una detrazione fiscale sulle spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo. La detrazione è pari al 50% per le spese fino a 96.000 euro per unità immobiliare. Per le altre unità immobiliari l’aliquota scende al 36%.
Gli immobili devono essere a destinazione residenziale, e le spese devono essere tracciabili per beneficiare dell’incentivo. La detrazione viene ripartita in dieci anni, permettendo un recupero fiscale graduale. È da sottolineare che, per il 2025, i lavori devono essere realizzati su abitazioni e unità residenziali esistenti.
Questo bonus è particolarmente vantaggioso per chi ha in programma lavori di ristrutturazione ordinaria o straordinaria: per questo abbiamo pensato a un servizio di ristrutturazioni edili per supportarti in ogni fase della ristrutturazione e nella gestione delle pratiche. Grazie a questi incentivi, inoltre, potrai ricevere un’agevolazione anche per interventi di manutenzione del tetto e, per gli edifici in zone A e B (centri storici e zone di completamento urbano), anche in caso di ristrutturazione delle facciate.
Ecobonus 2025: incentivi per l’efficienza energetica
L’Ecobonus prosegue anche nel 2025 per supportare gli interventi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, ma con aliquote differenziate: 50% per le prime abitazioni e 36% per le altre unità immobiliari.
L’obiettivo è incentivare gli interventi di isolamento termico, sostituzione degli infissi e installazione di fonti rinnovabili. Una novità 2025 riguarda le caldaie a gas, che non saranno più detraibili, salvo se integrate in un sistema ibrido con pompa di calore.
Sismabonus: detrazione ridotta per il 2025
Per gli interventi di miglioramento e adeguamento sismico degli edifici, il Sismabonus rimane attivo con una detrazione del 50% per le abitazioni principali e del 36% per le altre unità immobiliari. Il tetto massimo di spesa detraibile è fissato a 96.000 euro per unità immobiliare.
La detrazione è ripartita in cinque anni e gli interventi devono essere effettuati su edifici situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Nel 2026 e 2027 l’aliquota verrà ulteriormente ridotta, quindi è consigliabile procedere quanto prima per usufruire del beneficio. È possibile accedere alla detrazione tramite cessione del credito o sconto in fattura, opzioni che permettono di ridurre subito il costo dell’intervento senza dover attendere la dichiarazione dei redditi.
Bonus barriere architettoniche: agevolazione confermata fino al 2025
Anche nel 2025 sarà possibile usufruire del bonus barriere architettoniche, con una detrazione del 75% per interventi che migliorano l’accessibilità degli edifici. Gli interventi ammissibili includono l’installazione di ascensori e montacarichi, la realizzazione di rampe e la modifica di scale e spazi comuni.
I massimali di spesa variano in base alla tipologia di edificio: 50.000 euro per unità unifamiliari, 40.000 euro per ciascuna unità in edifici fino a otto unità e 30.000 euro per edifici più grandi. La detrazione è ripartita in cinque anni ed è possibile optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Stop al Bonus Verde dal 2025
Il Bonus Verde, che fino al 2024 offriva una detrazione del 36% per interventi di sistemazione a verde di giardini, terrazzi e coperture, non è stato prorogato per il 2025. Questo significa che dal 1° gennaio 2025 non è più possibile ottenere agevolazioni per queste tipologie di interventi, segnando la fine di un incentivo che aveva contribuito alla valorizzazione degli spazi esterni delle abitazioni.
Contributo per la rimozione dell’amianto: fondo INAIL per le imprese
Per le imprese è ancora disponibile il contributo per la rimozione dell’amianto offerto dall’INAIL. Questa agevolazione prevede un contributo a fondo perduto pari al 65% delle spese sostenute, fino a un massimo di 130.000 euro, per interventi di bonifica di coperture e materiali contenenti amianto.
Le spese ammissibili comprendono la rimozione di coperture, sottocoperture e controsoffitti in cemento-amianto, oltre al rifacimento delle coperture. Sono inoltre riconosciute, entro il limite del 10% del progetto, le spese tecniche necessarie, come la redazione di perizie e la direzione lavori. Le domande devono essere presentate entro maggio 2025, mentre gli interventi potranno iniziare a partire da luglio 2025.
Detrazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio: riduzione dell’aliquota
A partire dal 2025, l’aliquota per la detrazione degli interventi di recupero del patrimonio edilizio scende dal 50% al 36%.
Questo significa che, per le ristrutturazioni edilizie, sarà possibile ottenere una detrazione del 36% delle spese sostenute, con limiti di spesa che potrebbero variare. È importante consultare i dettagli normativi per conoscere i massimali e le tipologie di interventi ammissibili.
Edil Zeus ti supporta nell’accesso alle agevolazioni edilizie
Navigare tra le diverse agevolazioni fiscali può essere complesso, ed è per questo che affidarsi a professionisti del settore è fondamentale. Edil Zeus, con sede a Quinzano d’Oglio (BS) e operativa nelle province di Brescia, Bergamo e Cremona, offre supporto e consulenza per accedere ai bonus disponibili.
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