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Il bonus ristrutturazione 2025 rappresenta una delle principali agevolazioni fiscali per chi effettua lavori di recupero edilizio. Con le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, è utile comprendere come funziona e com’è cambiato l’incentivo, quali sono i requisiti richiesti, chi può beneficiarne, quali interventi rientrano nel bonus e quali documenti occorrono.

In questo articolo verranno approfonditi nel dettaglio tutti gli aspetti rilevanti per accedere al bonus ristrutturazione 2025, per fare chiarezza e orientarsi tra requisiti, interventi ammessi e modalità di richiesta.

Cos’è e come funziona il bonus ristrutturazione 2025

Il bonus ristrutturazione 2025 consiste in una detrazione IRPEF per chi esegue interventi di recupero del patrimonio edilizio residenziale. La misura è valida solo per le prime case e permette di detrarre il 50% delle spese sostenute nel 2025 fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. L’agevolazione ha una durata limitata: a partire dal 2028, infatti, la detrazione ordinaria tornerà al 36% con un tetto massimo di 48.000 euro.

La detrazione viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Questo significa che l’importo totale della detrazione verrà suddiviso in dieci rate annuali identiche, da riportare nella dichiarazione dei redditi ogni anno per dieci anni consecutivi. In questo modo il beneficio fiscale si distribuisce nel tempo, riducendo ogni anno l’IRPEF dovuta.

Per usufruire del bonus è fondamentale seguire correttamente l’iter previsto. È consigliabile rivolgersi a un tecnico abilitato, come un geometra, architetto o ingegnere, per valutare la necessità di pratiche edilizie e per l’elaborazione dei documenti. Inoltre, è utile avvalersi della consulenza di un commercialista o di un CAF per compilare correttamente la dichiarazione dei redditi e ottenere la detrazione.

Il pagamento delle spese deve essere effettuato tramite bonifico parlante, indicando la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita IVA o il codice fiscale dell’impresa esecutrice dei lavori.

Nel 2025, il bonus è soggetto a limiti in base all’ISEE. La detrazione massima si riduce in funzione del reddito complessivo del nucleo familiare. Nello specifico, la Legge di Bilancio 2025 prevede una riduzione graduale della detrazione per i contribuenti con redditi complessivi superiori a 75.000 euro. In particolare, la detrazione del 50% viene ridotta al 30% per chi ha un reddito tra 75.001 e 100.000 euro, mentre per i redditi superiori a 100.000 euro la percentuale scende al 20%.

Lo sconto in fattura non è attualmente previsto per il bonus ristrutturazione 2025, salvo casi particolari stabiliti da normative locali o emergenziali.

Tutti i dettagli sul bonus ristrutturazione 2025 sono disponibili sulla pagina dedicata del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Requisiti per accedere al bonus ristrutturazione 2025

Possono beneficiare del bonus ristrutturazione 2025 i soggetti che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento, purché ne sostengano le spese tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025. Rientrano tra i beneficiari anche gli usufruttuari, i locatari, i comodatari in possesso di un contratto di comodato d’uso gratuito regolarmente registrato, nonché i familiari conviventi del proprietario, a condizione che partecipino alla spesa e ne dimostrino il pagamento.

Il diritto alla detrazione è subordinato alla regolarità urbanistica dell’immobile. Ciò significa che l’immobile deve avere tutte le autorizzazioni e i permessi necessari per essere considerato “regolare”. Se l’immobile è stato costruito senza permessi o non rispetta le normative, non si potrà accedere alla detrazione fiscale, anche se i lavori di ristrutturazione sono stati effettivamente svolti.

Inoltre, è obbligatorio conservare le fatture e i bonifici parlanti, oltre a eventuali autorizzazioni comunali o comunicazioni all’ASL, se previste. Il mancato rispetto di uno di questi obblighi può comportare la perdita del beneficio fiscale. Nello specifico, il bonifico parlante deve contenere causale del versamento, codice fiscale del beneficiario e codice fiscale o partita IVA dell’impresa. Questi elementi sono essenziali per il riconoscimento della detrazione. Niente paura però: solitamente le banche e le poste mettono a disposizione moduli specifici per questo tipo di pagamento.

Bonus ristrutturazione 2025: come richiederlo

Per richiedere il bonus ristrutturazione 2025 bisogna verificare, in primo luogo, che l’intervento rientri tra quelli ammessi. 

In alcuni casi è necessario ottenere un titolo abilitativo edilizio, come la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o il permesso di costruire, quando i lavori comportano modifiche strutturali o urbanistiche. In questi casi è opportuno rivolgersi a un tecnico abilitato, come un geometra, che può valutare la tipologia di intervento e predisporre la documentazione necessaria. Inoltre, per alcune tipologie di intervento è richiesta una comunicazione preventiva all’ASL competente, in particolare se i lavori comportano rischi per la sicurezza o l’igiene dei lavoratori, come nei cantieri temporanei o mobili. Anche in questo caso, il tecnico incaricato può occuparsi della comunicazione.

Una volta avviati i lavori, le spese devono essere pagate con bonifico parlante. Il contribuente deve conservare tutta la documentazione relativa ai pagamenti e ai permessi ottenuti. In caso di interventi su immobili in comodato d’uso gratuito, il contratto deve essere registrato prima dell’inizio dei lavori. Per i lavori condominiali, è necessario conservare la delibera assembleare e l’attestazione dell’amministratore con le quote di spesa.

Chi può beneficiare del bonus ristrutturazione 2025

Oltre ai proprietari, possono beneficiare del bonus anche gli usufruttuari, gli affittuari, i comodatari con contratto registrato, i soci di cooperative, gli imprenditori individuali per immobili non strumentali e i familiari conviventi del proprietario.

Il beneficio spetta solo se il soggetto interessato sostiene la spesa e può dimostrarla attraverso la documentazione richiesta. La convivenza deve essere anagrafica e precedente alla data di inizio dei lavori. Anche i futuri acquirenti di un immobile possono accedere al bonus se sono in possesso di un contratto preliminare registrato.

Cosa comprende il bonus ristrutturazione 2025

Il bonus ristrutturazione 2025 copre una vasta tipologia di lavori finalizzati al miglioramento, alla conservazione e all’ammodernamento degli immobili residenziali

Tra gli interventi ammissibili rientrano la manutenzione straordinaria, come il rinnovo di parti strutturali, la sostituzione di infissi con materiali più performanti, l’installazione di ascensori o impianti tecnologici e le opere che migliorano l’efficienza energetica. 

Sono compresi anche i lavori di ristrutturazione edilizia per il restauro e risanamento, ad esempio per migliorare la salubrità o la sicurezza dell’edificio. In caso di ristrutturazioni edilizie più profonde, il bonus copre anche interventi come la ricostruzione parziale o totale, l’apertura di nuove finestre o il recupero del sottotetto. 

Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi solo se realizzati su parti comuni degli edifici condominiali, come la tinteggiatura delle facciate o il rifacimento degli intonaci. 

Sono compresi interventi come la ristrutturazione del bagno, la sostituzione di infissi, l’acquisto e la posa di una nuova caldaia, l’installazione di condizionatori e l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. In quest’ultimo caso si accede al bonus mobili, collegato alla ristrutturazione e con un tetto massimo di 5.000 euro per il 2025.

Altri esempi di lavori agevolati includono la ricostruzione di immobili colpiti da eventi eccezionali, la creazione di autorimesse, la rimozione di barriere architettoniche, la bonifica dell’amianto, la predisposizione di reti per la connessione dati e la sostituzione di generatori elettrici di emergenza. 

Oltre ai costi per gli interventi, sono detraibili anche le spese professionali per progettazione e consulenze tecniche, nonché imposte e oneri legati all’urbanizzazione.

Bonus ristrutturazione 2025 e lavori in condominio

Il bonus ristrutturazione può essere applicato anche ai lavori su parti comuni degli edifici residenziali. Gli interventi devono essere deliberati dall’assemblea condominiale e le spese sostenute devono essere tracciabili.​

Ogni condomino può detrarre la propria quota di spesa, a condizione che sia indicata nella documentazione fornita dall’amministratore. Tra gli interventi rientrano il rifacimento di facciate, tetti, scale, portoni, ascensori e impianti comuni.​

Per tutto il 2025, è possibile usufruire della detrazione del 50% su una spesa massima di 96.000 euro per unità immobiliare. Questo significa che si potrà recuperare fino a 48.000 euro attraverso la dichiarazione dei redditi. Nel caso di interventi condominiali, il Bonus casa si estende anche ai lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre che agli interventi di restauro e risanamento conservativo, sia sulle parti comuni che sulle pertinenze dell’edificio.

È possibile cumulare il bonus con altre agevolazioni?

Il bonus ristrutturazione 2025 non può essere cumulato con altre agevolazioni fiscali sulle stesse spese, come il Superbonus o l’Ecobonus. 

Tuttavia, è possibile utilizzare più bonus per lavori differenti sullo stesso immobile, purché siano documentati separatamente. Ad esempio, si può usufruire contemporaneamente del bonus ristrutturazione per la parte edilizia e del bonus mobili per l’acquisto di arredi legati alla ristrutturazione. Anche il bonus verde può essere richiesto per interventi su giardini e aree verdi, se non sovrapposti ad altri incentivi.

Ti supportiamo per ottenere il bonus ristrutturazione 2025

Il bonus ristrutturazione 2025 è una misura alquanto conveniente per migliorare o ristrutturare il proprio immobile, accedendo a una detrazione fiscale fino al 50%. Per ottenere il beneficio, però, è essenziale rispettare i requisiti tecnici e fiscali, presentare la documentazione corretta e seguire l’iter previsto dalla normativa. Errori nella gestione delle pratiche o nella scelta degli interventi possono compromettere l’accesso all’agevolazione. L’appoggio di un’impresa edile affidabile come Edil Zeus è fondamentale per evitare di incorrere in sanzioni o di perdere l’accesso alle detrazioni: dal sopralluogo iniziale alla progettazione, fino alla realizzazione e al supporto nella gestione delle pratiche edilizie e fiscali, ti aiutiamo in ogni fase dei lavori. Grazie all’esperienza maturata nel settore e a un team di professionisti seri e affidabili, Edil Zeus ti accompagna in modo sicuro e trasparente nell’accesso al bonus ristrutturazione 2025, così puoi affrontare la ristrutturazione in tutta serenità.

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